lunedì 5 novembre 2018

Uno studio in rosso

Buona sera miei cari mangiatori di libri, questa sera vi lascio con la mia prima recensione su un classico.
Ci sentiamo alla fine. ^^
 
Uno studio in rosso
di Conan Doyle
Editore: Giunti Editore
Cartaceo: 5,90 €
E-book: di questa edizione non c'è, ma se volete comprarlo vi lascio il link qui
 
Trama:
Il corpo di un uomo viene ritrovato, privo di vita e senza alcuna traccia di violenza, in una casa disabitata. Unici oscuri indizi per sciogliere il mistero, la parola Rache tracciata con del sangue su una parete, un biglietto dal testo sibillino e una fede nuziale. Sono queste le coordinate che segnano, nel 1887, la prima comparsa sulla pagina di uno dei più amati e indimenticabili eroi dell'indagine poliziesca: Sherlock Holmes. Misterioso, solitario, dotato di straordinarie capacità analitiche, Holmes affascina il lettore - e il suo nuovo amico e coinquilino, il dottor Watson - e lo conduce, passo dopo passo, a ripercorrere la storia di un'antica vendetta che da Londra risale a luoghi molto lontani. Con "Uno studio in rosso" nasce l'investigatore letterario per eccellenza, capace come nessuno di sfruttare la scienza della deduzione e il rigore di una razionalità inflessibile: un mito destinato a non tramontare mai.


 
Prima di lasciarvi a questa recensione dovete sapere che ho iniziato a leggere Sherlock Holmes perché volevo rendermi conto di quanto fosse diverso rispetto ai vari film, ma soprattutto alla serie televisiva della BBC, dove il grande investigatore è interpretato da Benedict Cumberbatch e il fedele dottor Watson da Martin Freeman.
Quindi ho comprato questo gioiello con molte speranze e devo dire che sono stata piacevolmente sorpresa di quanto sia incredibile quest'avventura.

"Per una grande mente nessuna possibilità è trascurabile."

Leggere questo libro è stato fantastico, ho adorato la trama e il modo in cui viene raccontata dal punto di vista del Dottor John Watson. Non solo tramite i suoi occhi si può conoscere Sherlock, ma anche tutte le sfumature che intravede nelle altre persone e nel caso di omicidio. La sua reticenza nel credere alla teoria della soffitta e al metodo di deduzione, da prima incerto e poi sorpreso di quanto un uomo possa sapere e vedere. Purtroppo in questa storia Watson resta nell'ombra e si sa poco di lui, eppure si può notare qualcosa della sua personalità quando analizza le persone che incontrerà nel libro.
La scelta dell'autore nel dividere il romanzo in due parti, ovvero il caso e il passato della vittima, rende la lettura molto più facile e scorrevole. Permette al lettore di conoscere e decidere se scegliere di comprendere o meno l'assassino e la sua storia.

"Vede, secondo me il cervello di un uomo si presenta inizialmente come una soffitta: occorre scegliere i mobili con cui riempirla. E' sciocco colui che ci mette dentro qualsiasi oggetto. Così facendo, soffoca le cognizioni che servono a lui personalmente e nel migliore dei casi fa fatica a rintracciarle."

Con queste parole si conosce un po' meglio Holmes, un uomo strano che mi ha affascinata poiché è diverso da quello che credevo: non solo un consulente e chimico, ma anche un uomo che accetta i complimenti con reticenza, forse arrossendo e sentendosi imbarazzato. Non sempre infallibile eppure non si arrabbia, anzi si diverte nel essere stato ingannato.
Adoro vederlo osservare il crimine, le sue congetture e i suoi modi di fare per trovare l'assassino, la sua reticenza a lasciar perdere e cercare sempre la verità. Un uomo strano, affascinante nei suoi modi e allo stesso tempo misterioso questo lo rende favoloso agli occhi di ogni lettore.

"In questo nostro mondo non conta quel che si fa. Importa più quel che si riesce a far credere alla gente di aver fatto."

Il caso è descritto in modo attento ad ogni particolare: le congetture e gli appostamenti sono una parte integrante del libro, ma non c'è solo il morto e la sua soluzione. C'è la genialità di Holmes che riesce a portare il lettore dove desidera donando mistero e intrigo in ogni situazione.
La grandezza di Sherlock Holmes resta immutata per tutta la lettura del romanzo, non ci si stacca dalle pagine poiché si è totalmente presi e persi nella sua genialità, della sua personalità così particolare.
Forse sta proprio nel suo fascino la sua popolarità?
Resta solamente il fatto che questo libro mi è piaciuto tanto e non vedo l'ora di leggerne il prossimo, voi, avete mai letto qualcosa del grande consulente investigativo?
Cris
 
 
 

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