giovedì 4 aprile 2019

Labyribth

Ciao miei mangiatori di libri!
Oggi voglio parlarvi di Labyrinth *-*, chiunque della mia generazione avrà visto, spero, il film e sognato l'avventura di Sarah.
Prima di lasciarvi alla recensione desidero specificare che le frasi riportate sono prese dal libro e quindi non corrispondono perfettamente alle battute del film. All'inizio avrei voluto mettere quest'ultime, ma proprio perché parlo del libro ho deciso di usare quelle, anche se a fine recensione troverete quelle del film.
Grazie


Labyribth
di A.C.H. Smith
Edizioni: Kappalab
Cartaceo: 15,00 €  Amazon

Trama:
Sarah ha solo tredici ore di tempo per recuperare suo fratello dal Labirinto, dove è stato portato dal perfido Jareth con l'intento di trasformarlo in un goblin e tenerlo con sé per sempre. Ma per raggiungere il castello al centro della Città dei Goblin è necessario affrontare innumerevoli trabocchetti, pericoli e inganni, e correre incontro all'ignoto in un luogo dove nulla è ciò che sembra, e in cui tutto è possibile.



 
    


"Attraverso indicibili pericoli e innumerevoli traversie sono alfin giunta qui al castello oltre la Città dei Goblin a riprendermi il bambino che hai rapito."

Fin da bambina ho sognato di vivere l'avventura di dover salvare il mio fratellino dall'antipatico Jareth, incontrare tutti i personaggi del film e perdermi nel labirinto. Invece da adolescente, e qui tutte le ragazze che hanno visto la scena confermeranno, desideravo ballare con Jareth e invidiavo Sarah per tale possibilità.
Questo mio amore mi ha condotta alla ricerca del libro, che era introvabile, fino a quando alcuni anni fa lo vidi in libreria e divenne immediatamente mio. Non posso spiegarvi la gioia di averlo tra le mani e di sospirare come una cretina nell'immaginare di vivere in un altro modo quest'avventura, di sentire i personaggi in modo completo solo come un libro può fare.
 
"Vorrei che venissero i goblin e ti portassero via... in questo istante."

Tutto ha inizio in un giardino, dove Sarah sta recitando una scena del libro "Labyrint", all'improvviso un tuo rompe l'atmosfera e la ragazzina corre a casa dove l'attende l'arduo compito di badare al fratellastro, Toby, mentre il padre e la matrigna sono fuori a cena.
Fin da subito si nota la sua rabbia verso gli adulti e la sua voglia di chiudersi in camera per essere solamente se stessa e di poter ancora una volta sognare di essere qualcosa di più e di fare la differenza. Allo stesso tempo è ancora una bambina capricciosa che non riesce a capire cosa veramente voglia, si sente impaurita e sopraffatta dai legami e proprio per questo si metterà in un brutto guaio.
Per una frase detta senza pensarci troppo fa accaddere l'incredibile, l'immaginabile che la lascerà sorpresa e intimorita di fronte al Re dei Goblin, Jareth, che le spiegherà di aver esaudito il suo desiderio di liberarsi del bambino.

"Le cose non sono mai come sembrano, non qui. No, non qui. Per cui non dare mai niente per scontato."

Sarah si ritrova così a dover attraversare il labirinto, anche se molto particolare poichè niente è come si mostra, anzi, scoprirà che ogni cosa può accadere in quel luogo. Dovrà affrontare pericoli che lentamente la faranno crescere e comprendere di non temere il passaggio dall'essere bambina a quello di adolescente. Inoltre conoscerà altri personaggi che la renderanno consapevole dei suoi sentimenti, dei suoi desideri e le daranno l'aiuto per salvere Toby, anche se Jareth le metterà spesso il bastone tra le ruote per tenersi il bambino.
Momento di estasi, finalmente vi parlo di Jareth che è in assoluto il mio personaggio preferito, certo, ammetto che nel leggere la storia rivedevo tutti i volti degli attori del film, ma credetemi David Bowie è perfetto nell'essere l'antagonista.
Dicevo Jareth, non saprei esattamente cosa mi attiri di più nel suo carattere, forse il suo essere adulto, ma risultare capriccioso e ironico in modo tale da renderlo interessante. Non solo, nella storia prende molto più spessore e lascia il lettore stupito di quanto possa essere "malvagio" senza diventarlo veramente poiché lui avvera il desiderio di Sarah e, nel suo modo contorto, le fa capire che non può rimangiarsi le parole dette senza dover affrontare le conseguenze.
Certe volte viene la voglia di sbattere la testa al muro perché si comporta come un bambino che si diverte a fare i dispetti agli altri, convinto di fare la cosa giusta per tutti quando in realtà dovrebbe comportarsi da adulto ragionevole. Ci sono parti in cui è affascinato da Sarah e non sa come affrontare la testardaggine della ragazza, come fermare la sua avanzata verso il castello.

"Uno stormo di piccole sfere attraversò il cielo buoi della sera, ciascuna con un ballerino all'interno. Il gruppo si avvicinò a una sfera più grande, come attratto da una forza magnetica. Dentro la grande sfera c'era una magnifica sala da ballo.
Jareth era lì che danzava."

Il Re arriva addirittura a creare per Sarah un sogno dove farla sprofondare e vivere felicemente pur di vincere la gara. Se già nel film la scena era magnifica e lasciava intendere che alla protagonista Jareth piacesse un pochino, qui si nota fin da subito la maestria dell'uomo nel creare un sogno tanto reale da incatenarla a lui e nel suo mondo pur di vincere. Credetemi sono poche pagine, ma questa scena viene descritta in modo sublime da renderla reale agli occhi.
Ho letto questo storia perché una parte della mia infanzia è legata al film e ai personaggi visti in pellicola, nel libro ho potuto assaporare in modo completo la storia e i suoi personaggi da renderli ancora più cari al mio cuore. Certamente non ci si può aspettare un romanzo super avvincente, con chissà quale trama complicata, ma nella sua semplicità riesce a costruire un mondo dove si può crescere e comprendere quanto siano potenti le parole. Una storia che per me, va letta assolutamente sia per rivivere il film, ma anche per donare a questi personaggi più spessore.
Invece voi avete visto o letto Labyrint e se si, consa ne pensate?
Cris




Frasi celebri dal film:
 
"Tra rischi indicibili e traversie innumerevoli, ho superato la strada per raggiungere il castello oltre la città di Goblin, per riprendere il bambino che tu hai rapito. La mia volontà è forte quanto la tua e il mio regno altrettanto grande... tu non hai alcun potere su di me."
 
"Desidero proprio che gli gnomi ti portino via... all'istante!"

"Non è giusto? Ripeti sempre questa frase... vorrei capire qual è il tuo metro di giustizia!"

"Ho sovvertito l'ordine del tempo... ho messo sottosopra il mondo intero e tutto questo l'ho fatto per te... non ti sembra abbastanza generoso?"






 
 
 



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