lunedì 14 gennaio 2019

La Menzogna

Eccomi a voi con la recensione del lunedì... certo, sono le 23.10, ma è comunque lunedì! XD
Oggi vi parlerò di un libro che sono riuscita a finire in tempo di due giorni, una storia incredibile che mi ha lasciata sorpresa per quante emozioni ho provato durante la sua lettura. Vi consiglio di leggerlo, assaporarlo e se va fatemi sapere il vostro parere.
Cris

La Menzogna
di Cecelia Ahern
Edizioni: Rizzoli
Cartaceo: 19,00 €
E-book: 9,99 €  Amazon

Trama:
 «Ci sono tre categorie di ricordi nella mia memoria: le cose che voglio dimenticare, le cose che non riesco a dimenticare e le cose che avevo dimenticato di aver dimenticato finché non mi sono tornate in mente.» Comincia con queste parole la storia di Sabrina, trentenne insoddisfatta divisa tra un rapporto ormai incrinato con il marito, i tre figli e un lavoro in piscina che le risulta noioso e insopportabile, e Fergus, l'anziano padre, ricoverato in una casa di riposo dopo un terribile ictus. E comincia così perché è una storia di ricordi negati e taciuti, di piccoli e grandi segreti famigliari, di
momenti che osservati sotto una nuova luce possono assumere colorazioni e significati diversi. La nuova luce passa attraverso il vetro screziato di una collezione di biglie che viene misteriosamente recapitata a Fergus. È da lì che inizia la ricerca di Sabrina, un percorso sofferto eppure illuminante che la porterà ad affacciarsi nell'infanzia del padre, nelle giornate, nelle passioni e nelle storie del bambino che è stato. Scavare nel passato significa per la ragazza sfiorare i nervi scoperti di un rapporto minato da assenze e inquietudini, dalle immagini vivide del matrimonio infelice dei genitori. Un incontro, quello tra il padre e sua figlia, capace di riscrivere le esistenze di entrambi, di riportare ordine in una costellazione famigliare in cui i ricordi, acquistando un peso e un valore diversi, vanno a comporre un nuovo presente. Cecelia Ahern ci accompagna in un racconto a due voci, mostrandoci quanto sia vero che spesso le persone che conosciamo meno sono proprio quelle a cui siamo sempre stati accanto.

 
 
Per scrivere questa recensione ho dovuto faticare perché molti pensieri mi giravano in testa e non sapendo come metterli in ordine mi ritrovavo a scrivere e cancellare quasi intere recensioni. La voglia di parlarvi di questo libro è tantissima, ma cosa fare?
Andare in profondità e svelare qualcosa oppure restare criptica dicendovi pochissimo, ma rischiando di non riuscire a farvi capire quanto sia bello questo libro?
Questo è stato il punto cruciale di tutta la recensione e spero mi scuserete se capiterà qualche piccolo spoiler su quanto accadrà nel libro.
 
"Io sono sempre uguale. Sono come la prima volta che m hai conosciuto, non c'è molto altro da scoprire. Seguo le regole della persona che so di essere, e non mi sembra di poter diventare niente di diverso, neppure nei momenti di grande stress quando di certo una crisi di nervi sarebbe accettabile."
 
Sabrina fa la bagnina e si ritrova circondata sempre dalle stesse facce, dalla solita e noiosa routine. Si sente insoddisfatta del proprio lavoro e delle mansioni che non cambiano mai e la lasciano addosso un senso di insoddisfazione. Anche a casa le cose non vanno bene: si occupa di tre figli e il rapporto col marito è incrinato e quasi inesistente, basta poco per iniziare una discussione e neppure lei sa da cosa dipende questo suo stato d'animo. Si sente semplicemente insoddisfatta della propria vita.
Inoltre il rapporto con i suoi genitori è al quanto precario: con la madre ha un legame messo a dura prova dal comportamento di quest'ultima con l'ex marito, mentre suo padre, Fergus, ormai in casa di riposo cerca di recuperare una parvenza di vita dopo che un ictus l'ha colpito.
Un giorno, quando tutto diventa troppo, riceve una chiamata dalla casa di riposo e le chiedono di venir a dare un'occhiata ad alcuni scatoloni che sono arrivati per Fergus. Aprendoli trova un tesoro inestimabile: una collezione di biglie, tutte catalogate da suo padre.
Da dove provengono? E come faceva ad averle Fergus, dato che nessuno sapeva di questa sua passione? Chi era veramente suo papà, ma soprattutto cosa nascondeva?
Tutte queste domande vorticano nella mente di Sabrina che cerca di trovare la soluzione al mistero perché la doppia vita di suo padre era stata causa del divorzio dei suoi genitori. Perché nascondersi?
Da qui ha inizio un viaggio di ricerca della persona che ha mandato questi scatoloni, ma soprattutto la ricerca di chi fosse realmente Fergus e delle motivazioni dei suoi comportamenti quand'erano ancora una famiglia.
Allo stesso tempo i ricordi di Fergus iniziano a venire a galla, regalandoci alcuni momenti vissuti da bambino, quando orfano di padre, si era trasferito con la madre e i suoi fratelli in Irlanda. Qui si conosce l'incontro tra un piccolo Fergus e le biglie che diventano i suoi alleati quando tutto diventa insopportabile e difficile da gestire. Non solo si ripercorre i punti più importanti della sua vita con la sua famiglia, ma racconta il suo viaggio di crescita che lo rende l'uomo di adesso e di come ogni cosa gli sfugga di mano per le troppe menzogne.
I ricordi di Fergus e il presente di Sabrina s'incastrano perfettamente creando un puzzle ricco di sentimenti, raccontando alla donna la vita segreta del padre e di come inizia a far chiarezza anche in se stessa.
Una storia che mette a confronto una figlia e il proprio padre, quasi una lotta, per riavvicinarli e cercare in qualche modo di ricucire un rapporto perduto negli anni. Una vicenda difficile da raccontare perché vengono trattari argomenti importanti e ricchi di sentimento che l'autrice, con la sua incredibile dolcezza, riesce a scrivere e regalare al lettore una storia che non ci si aspetta.
 
 
"Ci sono tre categorie di ricordi nella mia memoria: le cose che voglio dimenticare, le cose che non riesco a dimenticare e le cose che avevo dimenticato di aver dimenticato finché non mi sono tornate in mente."
 
 
 

 

.

 
 


Nessun commento:

Posta un commento