venerdì 27 gennaio 2017

180 Days

Ed eccomi all'ultima tappa di questo mio viaggio, in cui vi parlerò dell'ultima perla di questa collana di sentimenti: mi sono emozionata con i libri di Yoyo Mojes e il film ed ora tocca a una fanfic ispirata a questo libro.

Ovvero "180 days" di Blablia87, un'autrice di EFP, che racconta a modo suo una AU sulla serie "Sherlock": dove Sherlock e John s'incontrano quando tutto sta per finire. Non aspettatevi una storia che vada a pari passo con il libro, ma una nuova dimensione dove, finalmente, si può vedere e toccare il dolore, la disperazione vera e propria di un uomo che ha fatto la sua scelta.

Si legge col cuore tremante la decisione, con lacrime agli occhi il dolore e si comprende meglio il suo volersi lasciarsi andare.
Il vedere la vita attraverso gli occhi di Sherlock, ma non in modo superficiale, ma interno, lasciando senza fiato e restando senza parole di fronte al suo dolore, alla sua voglia di riavere la sua vita d'indagini e corse per le strade di Londra. Un uomo lunatico, freddo, tendente ad annoiarsi, con un cervello sempre in movimento e tanta voglia di riprovare l'ebrezza di essere, veramente, se stesso.
Una grande differenza rispetto al libro dove ogni cosa veniva raccontata dalla protagonista o da terzi, qui è un susseguirsi di pensieri di Sherlock e di come ogni cosa venga elaborata da lui, raccontata e provata... si legge il suo mondo interno, scoprendolo e capendo molto di più le sue scelte.


"Ma mai a nessuno darò il potere di sentirsi indispensabile, per me.
Non dipendo che da quel patto con mio fratello.
200 giorni alla mia libertà."





Tutta la stesura avviene in prima persona tramite diari, messaggi e dialoghi, lasciando da parte le descrizioni dettagliate, raggiungendo così direttamente il cuore che batte sempre più forte ad ogni scena, parola e attimi di vita sospesi nel tempo.
In ogni capitolo ho trovato frasi di forte impatto che lasciano stupefatti, facendo toccare a mano emozioni incredibili eppure, per non rovinarvi la lettura, ho dovuto lasciarle da parte e mettervi pochi attimi e, credetemi, non è stato facile sceglierle.
Si parla di sentimenti e argomenti delicati eppure l'autrice riesce ad aggiungervi il caratterino spigoloso di Sherlock, le sue deduzioni, il cinismo e i suoi adorabili capricci. Si passa dalle lacrime alla risate in pochi istanti, ci si ritrova a sorridere davanti allo schermo e si spera che non ci sia finale tragico.

“Ho detto no, John. Nessuno deve vedermi ridotto così.”
“Così mi offendi.”
“Scusa?”
“Mi rendo conto di essere un uomo di mezza età, con i primi capelli bianchi e qualche ruga, ma addirittura dire che non vuoi farti vedere in giro ridotto a frequentare uno come me…!”

Non ci sono solo i pensieri di Sherlock, ma anche quelli di John, un professore distrutto dal passato che cerca di non lasciar andare più nessuno. Avvezzo ai sentimenti, ai sorrisi, ad aiutare il prossimo e allo stesso tempo incerto su cosa fare col moro, quando scopre la promessa fatta tra i due fratelli. Sarà costretto a scegliere: andarsene o restare? 
 
[04:33] Ho smesso di desiderare di rimanere a galla mesi fa. SH
[04:34] Allora nuota con me e, quando sarai stanco, smetti di farlo. Non ti costringerò a continuare. JW

In un crescendo Sherlock e John si ritrovano invischiati in un sentimento nuovo, profondo e spaventoso poiché non c'è via d'uscita, non c'è respiro dopo la fine di quei 180 giorni... non c'è vita. In un combattimento di paure, rammarico e lacrime tutto ruota attorno a loro, li confondono e lascia spazio ad un amore: quello vero, quello che, nonostante tutto, sa accettare.

[11:55] Le circostanze ci hanno portato dove siamo. Per quanto terribili siano, non cambierei niente del nostro vissuto insieme. JW

Il solo scrivere di questa storia mi fa letteralmente rimanere senza respiro, ricordando i brutti momenti e i bei momenti, il sentire scorrere nel mio sangue queste forti emozioni... ti lascia il cuore in tumulto e la speranza che Sherlock non decida di morire alla fine.
Purtroppo, questa bellissima storia non ha una fine, ma l'autrice mi ha confermato che la terminerà e quindi attendo trepidante ogni aggiornamento e chissà...

“Ora… la domanda che dovresti porti, forse, non è perché tu stia provando questa specifica emozione, ma per cosa. La paura è legata al timore di “essere percossi”, non ai motivi per i quali ciò potrebbe avvenire. Di cosa hai paura?”

Ed eccoci alla fine, qui tutto termina e tutto inizia.
Ringrazio con tutto il cuore Blablia87 per avermi permesso di recensire questa storia, di essermi stata di aiuto e di aver avuto pazienza con le mie domande. Ora, vi lascio al link della storia, basta che clicchiate sul titolo e buona lettura. ^-^


Un altro grazie a voi che mi avete letto finora e ditemi cose ne pensate di questo mio viaggio, sono curiosa di sentire i vostri pareri!^O^
Per chi non conoscesse la serie, vi metto il link: "Sherlock" .
Alla prossima
Lu



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